L’acquisto indotto e la psicologia da supermercato

Avete mai notato come, al supermercato,sia così difficile trovare le cose essenziali come sale, zucchero, olio, ecc… E avete mai la sensazione di uscire da un supermarket con molti più prodotti di quelli che avevate in mente di comprare? Quello che si prova quando si va a far la spesa in un supermarket è il frutto di attenta strategia organizzativa che mira ad aumentare gli acquisti dei consumatori, ovvero noi. I metodi utilizzati sono tanti e mascherati e spulciando su internet ho trovato, in questo blog, un elenco di trucchi tratti da “La vita quotidiana come laboratorio di psicologia sociale” di Guglielmo Gulotta che vengono messi in pratica in ogni supermercato:

a) le merci più richieste come pane, acqua, zucchero, caffè, pasta sono distanti tra loro in modo da obbligarvi ad un percorso ampio e prestabilito;
b) le cose veramente necessarie come il pane sono poste alla fine del tragitto, cioè vicino all’uscita e/o in luoghi non all’altezza degli occhi (per esempio più in basso), perchè li cercherete in ogni caso;
c) le cose meno utili e meno necessarie sono all’altezza dei vostri occhi così le vedrete anche se non le cercate;
d) verdura, frutta e piante sono di solito poste all’inizio, perchè si abbia l’impressione che si vendano prodotti freschi, naturali e genuini;
e) le carni, i salumi e talvolta le verdure hanno una luce che le illumina direttamente, in modo che il colore appaia più splendente e quindi sembrino più fresche;
f) nella prossimità delle casse ci sono caramelle, cioccolatini, chewing-gum e tutto quello che può attrarre l’attenzione dei bambini, che in coda diventano particolarmente noiosi, il che invoglia a comprare questa merce per poterli tenere buoni;
g) l’esposizione è di solito fatta in modo che i ripiani appaiano colmi di merce, il che dà importanza alla stessa. Per questo gli addetti continuano a riempirli;
h) il volume dei carrelli tende ad essere grande, perchè il fastidio del senso del vuoto spinga a riempirlo con acquisti;
i) la topografia è a corridori, in modo che “tutte le strade” portino al reparto salumi, formaggi e carni, dove ci sono cose più costose;
j) una musica distensiva viene diffusa perchè siate più rilassati possibile e quindi meglio disposti verso l’acquisto. Inoltre, nei supermercati più grandi, nonostante ci siano delle scorciatoie tendiamo comunque a seguire la strada più lunga verso l’uscita, il che ci induce a comprare di più. Ciò accade perchè la nostra visione è rivolta verso ciò che è davanti a noi, mentre normalmente le scorciatoie sono situate alle spalle di chi sta camminando, e cioè nella direzione opposta alle frecce che indicano l’uscita. E’ per questo che non ci facciamo caso.

Come sopravvive a tutto ciò? Beh, sicuramente esserne consapevoli è già un buon inizio, ma il metodo più efficace risulta essere la buona vecchia lista della spesa. E se inizialmente cadremo ancora nella trappola nel consumo indotto, con un po’ di allenamento riusciremo a fare delle liste praticamente perfette che potremmo seguire alla lettera, permettendoci non solo di tornare consumatori consapevoli ma anche, e soprattutto, di risparmiare diversi soldini.

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